Quali sono le patologie frequenti negli anziani?
Si sa, spesso l’età anagrafica è soltanto un numero. I primi segnali, però, non sono dati dai soli capelli bianchi, si tratta di un ingresso lento e graduale accompagnato da una serie di cambiamenti fisici, psicologici e dal subentrare di malattie tipiche.È però un dato di fatto che, superati i 65 anni, il rischio di incorrere in determinate patologie aumenti e ciò accade perché l’organismo, invecchiando, tende a perdere quella comunemente definita “capacità omeostatica”, vale a dire la sua capacità di mantenere un equilibrio interno che consenta di ritornare sempre allo stato di salute preesistente, resistendo ai cambiamenti e alle minacce.
Nel caso dei pazienti anziani, la minaccia riguarda soprattutto la qualità di vita e l’autonomia, frequentemente compromesse dalla presenza combinata di più patologie croniche che contribuisce a delineare un quadro di fragilità più o meno profonda.
Ma quali sono le malattie più comuni negli over 65?
- Depressione senile: una malattia caratterizzata da una alterazione del tono dell’umore che si manifesta con malinconia, tristezza, tendenza ad isolarsi dal resto del mondo, perdita di interesse per le cose abituali e colpisce il 15% della popolazione anziana. La depressione è causata solitamente da malattie dovute all’invecchiamento fisico e mentale, oppure a situazioni sociali ed economiche disagiate. Gli anziani depressi, inoltre, mostrano evidenti e frequenti disturbi del comportamento, difficilmente si fanno notare e la loro condizione di disagio raramente viene rilevata e trattata adeguatamente dalle persone che li circondano. Spesso la vecchiaia viene vissuta come una malattia, con rassegnazione e senza stimoli verso il mondo circostante, ci si chiude in sé stessi, si vive di ricordi e ci si ammala di depressione. Per evitare che si inneschi un quadro depressivo, è importante che ci sia qualcuno accanto alla persona anziana, in grado di circondarla di affetto e di considerazione.
- Osteoporosi: responsabile del deterioramento del tessuto osseo, è pericolosa perché espone ad un maggior rischio in fatto di fratture a seguito di eventi traumatici;
- Ipertensione: quando la pressione supera i valori comunemente ritenuti ottimali, si parla di ipertensione. Non è una malattia vera e propria, ma un fattore di rischio molto importante per malattie cardiovascolari;
- Malattie dell’apparato cardiovascolare(ischemia, infarto del miocardio, aritmia);
- Diabete: tra gli anziani, la forma più comune è il diabete mellito di tipo 2, determinato da una combinazione di fattori che comprendono stile di vita (condotta alimentare, obesità), endocrinopatie (malattie dovute a processi patologici o disturbi nel funzionamento delle ghiandole endocrine), e l’invecchiamento stesso;
- Aterosclerosi: patologia caratterizzata dall’accumulo di lipidi all’interno dei vasi arteriosi, può provocare conseguenze anche gravi a carico dell’apparato circolatorio (angina, infarti, ictus);
- Malattie dell’apparato respiratorio quali broncopatia cronica ostruttiva, enfisema ma anche asma e polmonite;
- Epatiti croniche, ovvero le patologie a carico del fegato;
- Malattie neurologiche e demenze, compresi morbo di Parkinson e di Alzheimer.
Ciascuna di queste patologie ha ovviamente le sue specificità e non esiste un segreto per prevenirle tutte. Quello che si può fare è adottare uno stile di vita salutare che aumenti le probabilità di trascorrere una vecchiaia serena e all’insegna del benessere, prestando attenzione all’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata, e all’idratazione dell’organismo, senza dimenticare la giusta dose di attività fisica. Non dimentichiamo infine che alle patologie sopraelencate vanno sommati i disturbi di origine psicologica e sociale: la perdita di autonomia, la lontananza delle persone care, la solitudine ed il deterioramento della sfera sociale sono frequentemente causa di problemi psicologici, depressioni e sindromi da abbandono non trascurabili, ricordiamoci perciò di curare con pari attenzione anche questo aspetto.