Secondo le definizioni oggi ufficialmente adottate, è considerato anziano chi ha compiuto il 65° anno di età.
A causa dell'allungamento medio nella speranza di vita alla nascita (in Italia 85 anni per le donne e 82 per gli uomini) è stata poi creata una nuova categoria di anzianità, dividendo le persone con più di 65 anni tra chi appartiene alla terza età (condizionata da buone condizioni di salute, inserimento sociale e disponibilità di risorse) e alla quarta età (caratterizzata da dipendenza da altri e decadimento fisico).
Peraltro quella di anziano oggi non è solo una categoria medica, quanto socio-demografica, e quindi non è chiaro come come chi studia la biologia dell'invecchiamento (gerontologo) o problemi di salute delle persone anziane (geriatra) possa stabilire scientificamente una precisa età in cui si diventa anziani.
ANZIANI A 75 ANNI
La proposta, che arriva dal congresso nazionale della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia , è quella di aggiornare il concetto di anzianità portando 75 anni l'età ideale per definire una persona come anziana.
Una ricerca dell'università svedese di Goteborg ha dimostrato che i settantenni di oggi sono più performanti dei loro coetanei di 30 anni fa, e ai test cognitivi e di intelligenza ottengono risultati migliori - probabilmente perché sono più colti, più attivi e meglio curati rispetto al passato.
Una persona di 65 anni di oggi, infatti, ha la forma fisica e cognitiva di una di 40-45 anni di 30 anni fa, e una di 75 anni quella di un individuo che ne aveva 55 nel 1980.
IN BASE A COSA?
Quella dell'anzianità è una soglia che va adattata alle attuali aspettative nei paesi con sviluppo avanzato. I dati demografici dicono che in Italia l'aspettativa di vita è aumentata di circa vent'anni rispetto agli inizi del secolo scorso. Non solo: larga parte della popolazione tra i 60 e i 75 anni è in ottima forma e priva di malattie, per l'effetto ritardato allo sviluppo di malattie e dell età di morte.
È comunque fondamentale, per continuare a stare bene, non lasciarsi andare: mantenersi attivi mentalmente e fisicamente, avere interessi, accettando però i nuovi limiti.